“Traduzione” è il termine più utilizzato per descrivere l’atto di trasporre concetti da una lingua a un’altra. Non c’è quindi da sorprendersi se alcuni interlocutori ci chiedono un servizio di traduzione simultanea poiché, dopotutto, l’interpretazione è effettivamente una forma di traduzione orale.
Tuttavia, interpretazione e traduzione non sono la stessa cosa. Ne consegue che l’espressione “traduzione simultanea” è una contraddizione in termini.
L’interpretazione può essere simultanea o consecutiva ma avviene sempre in tempo reale, dal vivo, in occasioni come conferenze e riunioni. In effetti, nel gergo della nostra professione, veniamo di norma chiamati interpreti di conferenza.
A cose fatte o nel vivo dell’azione
La traduzione, invece, avviene a posteriori. Qualcuno produce un contenuto in una lingua –un testo scritto, un video, un film– e successivamente un traduttore traspone tale contenuto in un’altra lingua. A seconda della lunghezza del materiale da tradurre e degli accordi contrattuali, la traduzione può richiedere ore, giorni o settimane.
L’interpretazione, invece, è immediata. In particolare, l’interpretazione simultanea avviene mentre l’oratore parla, in tempo reale. Gli interpreti simultaneisti siedono, spesso in fondo alla sala, in cabine equipaggiate di impianti che consentono di ascoltare e convogliare il significato e l’intenzione del relatore, il tutto in tempo reale.
I traduttori, invece, lavorano a un computer e hanno la possibilità di riformulare la frase più volte. Noi interpreti non possiamo permetterci lo stesso lusso, quindi ci concentriamo più sul significato e sull’intenzione che sulle parole.
Perciò, se ci contatterete con una richiesta di “traduzione simultanea”, capiremo a che cosa vi riferite anche se di fatto la traduzione simultanea non esiste. Diciamo che “interpreteremo” la vostra richiesta!