Hai lavorato sodo per assicurare al tuo evento la presenza di relatori coinvolgenti, comunicativi, accattivanti. Per consentire loro di esprimere il proprio pensiero in modo ottimale, la soluzione migliore è dare a ciascuno la possibilità di parlare la propria lingua madre. In questo video (in inglese) il giornalista e scrittore Simon Kuper evidenzia i pericoli del “global English”. Martine Bonadona, referente di Calliope-Interpreters per la Francia, preferisce invece parlare di “non‑glish” poiché spesso questa forma di espressione genera equivoci e malintesi. Non mettere a rischio la comunicazione del tuo evento. Per consentire agli oratori di esprimersi nel modo più incisivo, consenti loro di parlare la propria lingua.
Al tempo stesso, è importante anche che gli ascoltatori possano seguire i lavori in una lingua con cui hanno dimestichezza. Ascoltare in una lingua con la quale si è a proprio agio consente di recepire meglio il messaggio e di trarre il massimo beneficio dalla partecipazione a un evento. La maggioranza dei delegati capisce almeno una delle lingue straniere più diffuse, anche qualora preferisca non parlarla. Se non sai con certezza quali lingue capiscano i partecipanti, è consigliabile chiederglielo, stabilendo di conseguenza in quante e quali lingue prevedere l’interpretazione.
Quale interpretazione?
Sapevi che esistono almeno cinque diversi tipi di interpretazione? La simultanea e la consecutiva sono le tipologie utilizzate con maggior frequenza in occasione di congressi, riunioni e conferenze. Nella nostra pagina dedicata trovi una rassegna delle diverse tipologie di interpretazione.
Interpretazione asimmetrica
Il regime di interpretazione asimmetrica viene utilizzato con frequenza presso istituzioni plurilingue come il Parlamento Europeo, dove i parlamentari devono potersi esprimere nella propria lingua madre ma sono in grado di seguire i lavori in altre lingue più diffuse. Saremo lieti di valutare con te la possibilità di prevedere per il tuo evento un servizio di interpretazione asimmetrica, indicata in caso di limitazioni economiche o logistiche.
L’interpretazione asimmetrica consente a un numero maggiore di delegati di parlare la propria lingua, riducendo al contempo il numero di cabine e di interpreti necessari. Rappresenta inoltre una soluzione diplomatica qualora qualche partecipante (spesso un dignitario locale) insista per poter utilizzare una lingua non prevista in un dato evento. Per esempio, in questo modo è possibile prevedere la lingua locale per la sola cerimonia di apertura, senza che ciò comporti costi aggiuntivi.
Dal tipo di interpretazione scelta dipende anche la natura del flusso delle comunicazioni tra i partecipanti, quindi scegli accuratamente e affidati a esperti del settore. Ti aiuteremo a trovare la soluzione più indicata in base alle esigenze linguistiche del tuo evento. Per contattarci, compila questo modulo e ti risponderemo entro 24 ore.
Questo articolo è il quarto della nostra serie intitolata L’interpretazione di conferenza del tuo evento in sette mosse.